venerdì 4 novembre 2022

ALGORITMI

 


L'aglio e la cipolla nel mangiare quotidiano mi piacciono e fanno anche bene, ma la mia vicina non riesce a cucinare niente senza e allora non ci sto. Si tratta poi di aglio già pronto, comprato in vasetti che di agliesco vero e proprio conserva un puzzo che ci assomiglia, ma non è lui.

Va bene. Sono un rompiscatole, diciamo pure un filosofo contemporaneo, forse esagero da una parte, ma il mondo occidentale lo fa dall'altra, quello orientale forse è peggio, ma lo conosco meno.

Mia madre in qualsiasi tipo di controversia tra me e un qualsiasi altro opponente, maschio o femmina che fosse, adottava un sistema confermato e bilanciato dalla sua esperienza: dava sempre ragione a loro. Nonostante le mie proteste di quei tempi, ora devo ammettere che raramente si sbagliava.

domenica 30 ottobre 2022

SAN GATTOLANO CI RIPROVA


 

L'approccio filosofico che noi dovremmo avere verso il nostro mondo, potrebbe essere uno sguardo spassionato sulle manifestazioni circostanti e spesso incomprensibili, sulle quali noi non possiamo interferire più di tanto.

Questa è la parte più facile.

La più difficile è riuscire a evitare che tutti questi incredibili fenomeni naturali attorno a noi non ci travolgano, come una tsunami senza guinzaglio.

La filosofia ci dovrebbe servire a non soffrirne eccessivamente, ma non si può pensare di essere superiori e intoccabili, la nostra eventuale saggezza deve servire anche a questo.

I fenomeni di cui parlo sono il sole, il vento e la pioggia, le conseguenti tempeste e i terremoti, ma anche la burocrazia, la politica, le banche e la guerra; insomma le inevitabili catastrofi e le calamità naturali che non puoi affrontare, ma solo cercare di adattarti, se possibile di evitarle del tutto.

È difficile condurre i sentimenti per mano per esempio, dove magari valgano la pena di essere sentiti, quelli non ce l'hanno nemmeno la mano, neppure un manico qualsiasi che si possa stringere, per impedirgli che lo spazio e il tempo non se li portino via.

Quelli sono instabili e volatili, insomma non hanno capacità di stare lì ad aspettare, non sanno soffrire, non vogliono proprio.

Come si fa?

Anche in farmacia, per le malattie dei sentimenti non ci sono pasticche veramente efficaci, si tende a eliminare provvisoriamente i sintomi, ma non il male in sé.

domenica 23 ottobre 2022

MANOSCRITTO RITROVATO A LADISPOLI

 



Pensieri e parole, in tante lingue differenti.

La sua modesta e scura abitazione era piena di frasi fondamentali incorniciate, ma ce n’era una ripetuta più volte, in diversi idiomi e dialetti.

 

I zovins an la memorie curte, e an voi dome par cjala’ la c’al jeve il soreli; la c’al va a mont e cjalin dome i vecjos, chei che lu an viodut la’ a mont tantes voltes. (Friulano)

lunedì 17 ottobre 2022

AMICA DI FERMATA DELL'AUTOBUS

 


Gli uomini s’indebitano quanto possono e anche di più, spesso vivono in catapecchie, ma hanno i cellulari all’ultimo grido e l’automobile che pagano solo quando ci riescono, quindi sugli autobus ci sono più donne, anziani e bambini. I pensionati non pagano e gli autisti in ritardo fanno finta di non vederli e vanno a dritto, orientati così dalle imprese.

domenica 9 ottobre 2022

IL DIO CIGNALE

 

Dopo le sette guerre avevano tentato invano di ricostruire una comunità umana, o qualcosa del genere, ma avevano fatto in tempo appena a dare, oltre al nome proprio, un codice ai sopravvissuti, poi chiamati operatori. L’ottava guerra non si è mai fatta, ma sarebbe stata quella degli uomini contro gli animali.

La zona che l’operatore 34W conosceva del suo paese era scarsa e piuttosto a chiazze, prima di andarsene a vivere altrove era un bambino, quando però ci ritornò, iniziò a scandagliare il paese, o meglio i suoi boschi palmo a palmo, per via della sua missione. Ma era cambiato tutto, i pruni avevano invaso e nascosto ogni cosa, Lucca era tornata al suo vecchio nome celtico Luk ed era diventata una struttura di pietra e cemento che sorreggeva la scalata e la confusa discesa di enormi intrecci di rovi a cascata.

Non stava cercando un tesoro o nemmeno era curioso di quello che poteva trovare, doveva fare il suo lavoro sporco e sarebbe tornato alla base. 34W si sorprese di constatare che non aveva bisogno di niente di più di quello che già possedeva. Un fucile a frecce trai più cazzuti del mondo e una bici da montagna elettrica tra le migliori disponibili, una jeep che funzionava con tre tipi di carburanti, ugualmente male, si muoveva a scatti e scoppiettava.

lunedì 3 ottobre 2022

IL DISCORSO INDIRETTO

 

Di amici ne avevo avuti tanti, sia in Italia che in Argentina, non sempre era finita bene, a volte per colpa mia, qualche volta per colpa loro, ma di sicuro io ero e sono uno piuttosto complicato e intollerante. Tra me e Endro durava da tanto tempo, non sapevo nemmeno quanto, e c’erano state pause lunghe, medie e corte.

giovedì 22 settembre 2022

COMPAGNI DI SqUOLA

 


Fuori dal Brasile tutti pensano che la gente qui sia sistematicamente allegra e che tutti lo siano costantemente, ma non è così. Stavo attraversando un’epoca buia della mia storia, per esempio, quando mia moglie mi ha lasciato e combattevo con la mia coscienza, che mi diceva che aveva anche avuto ragione a farlo, ma ugualmente non sapevo come rimediare.

martedì 13 settembre 2022

IL GIARDINO DEL MAGO

 


Gli alberi in Brasile facevano troppa sporcizia, crescevano assai rapidamente e alcuni, con i venti forti e le loro insufficienti radici, rischiavano di cadere addosso alla gente, alle macchine e alle case. La gente evitava di averne in giardino.

Alberi altissimi invece si vedevano di là slanciarsi verso il cielo, nessun altro attorno ne aveva tanti e di quel tipo.

Riceveva delle visite, spesso di notte. Forse erano i suoi clienti. I vicini avevano tentato di comunicare con lui senza risultato, avevano sentito suonare un telefono qualche volta, ma non sapevano come si chiamava e che numero avesse. Chiamarlo a voce non serviva a niente, i suoi cani poi abbaiavano minacciosamente e per un bel po'.

venerdì 9 settembre 2022

SALUTAME A SOCRATE

 




Ho sempre avuto un rapporto discontinuo con i sogni, e quasi sempre non me li ricordo, forse vado a epoche, o a fasi.

Quella di ora è che nei sogni, specie verso la mattina e dopo la necessaria gita al gabinetto, mi metto a ragionare e a ricordare lucidamente, come se stessi sveglio e mi rammento poi tutto, nei particolari, come non mi è mai successo prima.

sabato 3 settembre 2022

UN FATTO DI CRONACA

 

Credo che la testa quando siamo sdraiati funzioni in un modo differente, cioè il cervello - con l’affluire di più sangue - a volte decide di fare dei dispetti, insomma fa i capricci, il corpo sottostante è stanco, ma lui non ha nessuna voglia di dormire, pensa in automatico.

Quindi la cosa peggiore che può capitare a un esausto disgraziato, che dopo una giornata oltremodo stancante stia cercando di addormentarsi, è il ricordarsi assai bene una faccia, un disgraziato fatto di cronaca, ma non rammentarsi il nome della vittima, noto calciatore dell'epoca.

giovedì 25 agosto 2022

TESTA DI SCIMMIA

 




Per uno scuro come lui chiamarsi Albino era quasi un’ipocrisia, oltre alla pelle olivastra i capelli e i baffi, anche da vecchio, si guardavano bene dall’imbiancare.

A mezzogiorno Albino, che era piuttosto sovrappeso, mangiava normalmente cercando di stare più lontano possibile dal pane e dalla carne, non sempre ci riusciva. Nel pomeriggio andava a fare una bella camminata.

Dopo uno yogurt.

Completava la dieta con un frullato di frutta, più degli integratori alimentari a sostituire la cena, verso le otto e mezza.

Dopo tanto tempo con le mani aveva sentito il suo stesso sterno, la sera sdraiato sul letto, e gli aveva fatto impressione.

martedì 16 agosto 2022

OSTERIA, TRATTORIA E AGNOTOLOGIA


 

Confesso che attualmente ho troppo tempo libero insomma, devo, posso e voglio denunciare, strillare e sfogarmi, ho da raccontare anche delle cose belle, che però fanno meno notizia e sviluppano molto meno la curiosità umana, se ben la conosco.

Vivendo e lavorando in una decina di nazioni differenti, insomma avendo avuto esperienze estere di vario tipo e luogo, mi sono fatto un’idea larga e profonda.

Lo so che non interessa a nessuno, ma dopo mi sentirò più leggero, dopo aver scaricato questo barile sulle spalle di non so chi, spererei o sparerei su quelle del governo, purtroppo invano.

Lo scaricabarile non so chi l’ha inventato, si torna indietro nella notte dei tempi, ma penso che siamo stati noi italiani, perché siamo i campioni mondiali da sempre, non c’è partita, siamo troppo superiori.

Con le solite e ricorrenti crisi i soldi diventano meno, mai di più, e si devono spendere per cause giuste come la guerra in Ucraina, dove l’Italia per fare la ruffiana atlantica della Nato e degli americani, manda a spese del contribuente armi gratis che poi l’Ucraina vende in Bangla Desh o altrove.

 

 

lunedì 8 agosto 2022

ANCELOTTI E KLOPP


 

Accendo il computer e guardo qualche video, tanto per rimanere informato di tutte le cose inutili. Vabbè non tutte, mi bastano quelle su cui si possa fare conversazione con qualcuno.

Tra Klopp e Ancelotti non mi so decidere, a Parigi sarà il campo a farlo e i loro giocatori. Ancelotti contro Klopp era la notizia più importante. Due esempi notevoli anche se assai diversi, Klopp è un tedesco piuttosto umano e innovatore, invece Ancelotti è un anziano allenatore italiano e ogni cosa che vede in campo la riconosce subito, perché l’ha già vista in precedenza. Gli è rimasto anche un sopracciglio alzato, in una antica espressione di stupore, che ora però non prova più.

ALZIRA E IL LAGARTO

 


Ogni tanto mi siedo qui fuori, che c’è anche un bel panorama. Oggi è freddo, c’è un vento che viene dal polo sud, ma al sole si resiste.

Converso con Alzira, la mia vicina di casa, divorziata con due figli grandi, attualmente vive da sola come me. Il brasiliano del sud, il gaùcho, ha un senso dell’humour naturale, rimane serio, ride e scherza allo stesso tempo, se non sei allenato non capisci in tempo utile. La donna se ha attraversato l’esistenza conoscendo vari tipi di situazione e si sente indipendente come lei, forse è ancora più libera, profonda e acuta.

martedì 2 agosto 2022

FIGARO QUA FIGARO LA'



 

Da giovane inesperto ho trascorso le ferie in Costarica, India, Egitto, Svezia, Irlanda e Tunisia, pagando e di mia spontanea volontà. Poi ho fatto incrociate e ripetute incursioni su Pisa e Livorno, mi ci hanno mandato e all’inizio bestemmiavo anche. Su e giù per le colline ho potuto constatare che la campagna della Toscana è assai varia, per abitazioni storiche, mattoni e pietra, tipo di paesaggio, c’è un po’ di tutto e ho dovuto ammettere che qua da noi, modestamente, si esagera in bellezza. La Maremma è stupenda, per esempio, ma io l’ho scoperta per caso, anzi proprio per lavoro.

domenica 24 luglio 2022

MAGISTRALE MAESTRO

 




Anagraficamente parlando Nico Necchi era Nicodemo Lanzichenecchi, ma nemmeno il direttore lo chiamava con il suo nome completo che era mercenario, brutto, anacronistico, troppo poco telegrafico e soprattutto vaffanculisticamente lungo secondo le sue stesse parole, non del direttore, ma del maestro.

C'è da dire che in un’altra scuola e con un altro direttore non sarebbe stato possibile per lui lavorare e soprattutto poterlo fare in piena libertà. Le sue classi erano troppo allegre, oltre a gridare i bambini gli saltavano addosso e in alcuni casi lo sbaciucchiavano.

mercoledì 13 luglio 2022

MONTAGNE A PALLINI

 


Mio marito è uno scrittore di gialli in lingua francese abbastanza famoso non solo in Canada. Io scrivo in inglese, mi riesce meglio, il mio genere è un altro però, dei racconti cambiandone spesso e volentieri il tipo. Non sono roba sentimentale tipo Liala, piuttosto direi sul grottesco, talvolta confinante con lo psicologico, qua e là.

Il poliziesco mi piacerebbe anche, ma non ne ho ancora digerito bene la struttura. Ormai sono vecchietta e non credo che ci riuscirò mai, eppure ne ho letti tanti, ma scriverne uno non mi riesce, ci ho provato più volte invano.

mercoledì 6 luglio 2022

GALIZIA

 


 

Ho un cervello che non si ferma mai, non si riposa che quando dormo, ma anche lì i sogni a volte sono turbolenti, o simbolici, insomma poco tranquilli. Non sono mai veri e propri incubi però, ma sono premonitori e soprattutto enigmatici.

Il mio vero nome è Shulamit e significa pacifica, nel Cantico dei Cantici (7:1) era il nome che alludeva al popolo d'Israele: un popolo di pace o quasi, almeno a quei tempi.

 

«Ah!», penso fra me, «e io, non giaccio io in fondo alla terra, nella polvere? Mentre gli altri, quelli di Jehupez, per esempio, se ne stanno tutta l’estate a Boiberik, mangiano e bevono bene e nuotano nell’abbondanza. Ah, Creatore del mondo, che cos’ho fatto per meritarmi questo? Eppure io sono un ebreo uguale agli altri ebrei! Dio, sii un po’ ragionevole!»

Guarda la nostra miseria – continuo a cantare – guarda come noi soffriamo e abbi pietà dei poveri. Perché, chi dovrebbe aver pietà di loro se non tu?

Risanaci, perché noi possiamo guarire, e mandaci soltanto le medicine, perché tanto le piaghe ci vengono da sé...

 

(da Tewje il lattaio di Sholem Aleichem)

 

sabato 2 luglio 2022

CARCAMANI


 

 “Quando siamo da soli, io e lei, il punto dolente è il cibo quindi a tavola c'è il massimo rischio. Vuole che mangi cose che mi fanno male e devo ripetere all’infinito la stessa storia. Lei si arrabbia e poi mi arrabbio anch’io, lo so che non c’ha colpa, ma è una guerra lo stesso e persa ogni volta da tutti e due.

martedì 21 giugno 2022

ORRICO E VACCARIELLO

 


La vita è assurda e ingiusta, non sono io a scoprirlo, ma è una verità. Anche se nessuno mai è stato d'accordo con gli individui che hanno detto la verità, a tutti piace da morire, ne sono terrorizzati, pur se non lo ammetterebbero facilmente, più ne hanno paura e meno lo possono ammettere.

Le menzogne sì che sono dolci. Le bugie fanno un porco comodo, sì, fanno troppo comodo, sono eccessivamente convenienti e nessuno vuol fare l’eroe, perché dovrebbero?

giovedì 16 giugno 2022

TIME TO MARKET

 


Arrivavano separatamente, una da una parte e una dall’altra. Helena passeggiava con la massima calma, talvolta canticchiava sommessamente, si poteva osservare che ogni passo metteva in dubbio il prossimo, sembrava che si volesse fermare. Magari per pensare meglio, o per guardare una cosa che non aveva notato prima, sostava un po’, con il piedino leggermente alzato per poi proseguire o inconsciamente forse per puntare la preda, come un Setter o un Pointer.

lunedì 6 giugno 2022

W IL BRUGHISMO

 


Padre Piredda è il nuovo parroco di Santa Candida, Sardegna occidentale, è un cagliaritano cinquantenne onesto e sincero, forse troppo. Infatti ultimamente ha avuto un dubbio, di quelli grossi, voleva smettere, togliersi quella tonaca, insomma tornare a essere un laico, aveva perso la fede.

Poi l’ha recuperata grazie… o forse solo in seguito a un tempestivo intervento del vescovo Piccoletti e di un bravo terapeuta, ma sta facendo ancora dei sogni strani, lunghi e pieni di particolari che non riesce a interpretare.

Lo psicoterapeuta Don Mario Fontanarosa è l’addetto della curia per questi casi e Don Gavino Piredda gli racconta l’ultimo lungo e particolareggiato parto della sua mente malata e notturna.

- Forse gliel’ho già detto che non sono tipo da sognare, o perlomeno non lo ero, non mi ricordavo mai se e cosa avevo sognato, fino a poco tempo fa.

Ecco il sogno nei particolari: due ex malati si incontrano in un qualcosa che pensano sia il Purgatorio, ma assomiglia anche a un mezzo Paradiso. Le facce sembrano quelle di due miei parrocchiani della mia chiesa di prima in Abruzzo. Mentre passeggiano un po’ ansiosi, tra le nuvole grige e spumose, sfilano davanti a casette che sembrano di polistirolo fluttuante, ognuna con il nome di una delle tante religioni scritte sopra l’entrata.

lunedì 9 maggio 2022

I GEMELLI DEL GOL



 Quando sono andato a vivere a Viareggio mi sono sorpreso a vedermi salutare per strada, al supermercato, o in un bar da gente che io non avevo mai visto. Essendo molto fisionomista ero sicuro di non sbagliarmi, erano loro che mi scambiavano per qualcun altro. C’era un mio sosia, forse qualcuno che mi assomigliava parecchio.

Mi era già successo che mi scambiassero per qualcun altro, per una effettiva ma a volte neanche troppo forte somiglianza, come quella al portiere dell'Inter Zenga, in una certa epoca in cui lui era famoso e avevamo anche lo stesso taglio di capelli a caschetto.

venerdì 29 aprile 2022

A LIMITE CIOè

 


Non sono molte le Case del Popolo rimaste in Italia, in quella di Calci, per esempio, in provincia di Pisa, si possono trovare ancora dei vecchietti con il cappello incollato in testa che giocano a carte e bestemmiano con autentica foga, in più ci sono anche personaggi un po’ spelacchiati e ruspanti, come Torquato Dinelli.

È un cantante di provincia che conosco e che imitava Enzo Maolucci alle sagre, a qualsiasi festa di paese si esibiva con A limite cioè, Baradel e altre canzoni meno famose, ma anche queste le conoscevano in pochi. Siccome il cantautore imitato non l’aveva visto quasi nessuno, lo faceva un po’ come gli pareva e comunque gli assomigliava anche fisicamente, se vogliamo.

martedì 19 aprile 2022

LA SACCA DEI PAPPATACI

 


Chi sta bene non vuole provare anche a stare un po’ male… e chi sta male invece solo bene e in maniera definitiva. Con i fenomenali progressi della comunicazione combinati con l’avvento della globalizzazione nessuno vuole stare più al suo posto.

Una storia come quella di Sven non dico che oggi sia una cosa di tutti i giorni, ma una volta non sarebbe stata proprio possibile. Di mezzo poi ci si sono messi anche i poteri tribali di stregoni che a mio modesto parere… ma andiamo piuttosto con il debito ordine.

Dunque Sven ancora in pigiama canticchiava una canzone di guerra italiana, forse di quella del 15-18. Girando per le stanze dell’appartamento e mentre mormorava insieme ai fanti e al Piave, lui pensava ad altro, la sua pronuncia non era perfetta, ma il testo era rigorosamente quello.

 

sabato 9 aprile 2022

MARCOLFE!!


 

Ho scoperto che vivendo su un’imbarcazione, a contatto costante con l’acqua, ci si sente meglio e anche se buttiamo una materiale ancora sul fondo del canale, magari siamo meno virtualmente collegati alle vicende terrestri, dalle quali da tempo, non solo fisicamente, ci sentiamo di volerci sempre più dissociare.

Abbandonare il mio barcone solo per un giorno non è stato facile, né immediato. Senza l’acqua a sorreggermi mi sentivo mancare la terra sotto i piedi e invece, secondo la realtà comunemente intesa, era esattamente il contrario di quello che stava accadendo.

mercoledì 30 marzo 2022

AL GABBANI SI BEVE!



Il nostro localetto era una mescita, poi è diventata anche una trattoria, dopo pure un albergo, poche camere, mai più di una trentina, ma il posto è bello, vicino al lago. Una volta qui ci venivano a bere, c’era il vino buono, gli ubriachi non mancavano, un po’ rumorosi e anche molesti, ma meglio dei tossicodipendenti che sono venuti dopo.

Fin da piccola sono stata qui e la mia vita poi è diventata talmente legata a questo posto che anche in seguito, quando avevo ancora forze sufficienti, non sono riuscita a scollarmene. Ora, da vecchietta, non saprei proprio dove andare, o forse lo so, ma non so quando.

giovedì 17 marzo 2022

IL MONDO C'A DEI DIFETTI

 


Il mio computer portatile è vecchio e ha anche un difetto. I relativi tecnici dicono che non si può riparare e si dovrebbe piuttosto comprarne uno nuovo, per cui riassumendo ci vorrebbero lateralmente anche dei soldi, che io per coincidenza momentaneamente non ho.

D’altro canto mi sono stancato di correggere con la tastiera sul monitor, F mi ha suggerito che forse sarebbe meglio dire che queste tre lettere non funzionano più. Insomma un po’ di pazienza.

lunedì 14 marzo 2022

PARADOSSI DISOSSATI

 


 

Prima ancora, non si sa se si tratta di mesi o di anni, il Lipparelli una mattina si era svegliato da un’anestesia e si era trovato, a giudicare da come si vestiva la gente, all’inizio del medioevo o forse no, alla fine. Tutto attorno a lui suore con quei cappelli enormi e bianchi, che parlavano una specie di latino dell’epoca, lui capiva qualcosa qua e là, solo a pezzi, in maniera confusa. All’inizio pensava che fosse un sogno piuttosto realistico, solo un’illusione bizzarra, causata forse dalle iniezioni che gli avevano fatto nel sedere, che continuava a fargli male anche nel sogno. Si è chiesto perché era approdato proprio in quell’epoca, che fra le tante era stata una tra le più buie e come era possibile che tutto intorno a lui non ci fosse plastica di nessun tipo e in più gli pareva che la Scolastica, filosofia di scarsa speranza per l’uomo, in quanto singolo ma pure come umanità, dominasse ogni pensiero, parola e omissione intorno a lui.

lunedì 21 febbraio 2022

LA NOTTE è PICCOLA PER NOI

 


Per pura coincidenza affettuoso e qui onomatopeico diminutivo di Gustavo, per caratteristiche sue intrinseche, sulle quali non sarà necessario indagare troppo, Vino insomma, eterno giovinotto barbuto, seduto su una interminabile panca al parimenti lunghissimo tavolo, in una festa quasi di paese, nel quartiere di Avellaneda, (un tempo residenziale, ma ora non più) con la musica alta e troppo liquido ingurgitato, si è messo a parlare con Lopezito, suo amico dall’infanzia, ma con una certa difficoltà logistica.

sabato 12 febbraio 2022

VIVERE SERENAMENTE

 




Per non fare nomi comincerò con il dire che A era partita da pochi giorni, per andare a fare un corso a Londra, ci sarebbe rimasta per sei mesi. Ho pensato che sarebbe stato bello soffrire come una bestia per la sua mancanza, ma intanto avere tempo e tranquillità per scrivere, magari anche un po’ di quella disperazione che serve tanto all’ispirazione letteraria e così via.

Da anni volevo scrivere un poliziesco, un giallo. Al massimo ero arrivato a qualcosa di simile, alla lontana assai, d’accordo, magari solo un verde pisello, se mai fosse esistito, a livello di letteratura poliziesca. Intanto qualcosa mi faceva pensare che il noir fosse il mio genere, era ancora tutto da dimostrare, ma ero pronto e disponibile.

domenica 6 febbraio 2022

L'ERRONEA INTERPRETAZIONE DEI SOGNI


 

L’ambientazione del sogno doveva essere della Patagonia secondo lui, un pomeriggio buio, freddo e ventoso, J scoprì una balena arenata in una piccola spiaggetta, lì il vento non c’era e il mare era sorprendentemente calmo. J mi fece anche un disegno. Secondo lui, siccome la moglie era diventata grossa e scura era sempre stata, e soprattutto rompiscatole, Adonai lo stava punendo e premiando allo stesso tempo, lei sarebbe morta, ma per lui la vita non sarebbe stata semplice, nemmeno dopo.

Incubo ricorrente di quest’uomo sempre sorridente eppure minaccioso, in qualche modo che io non capivo.

Non capire è normale.

domenica 30 gennaio 2022

LA PORTA CHIUSA


 

“Se alla televisione non c’è niente d’interessante basta venire qui al bar, guardarsi intorno, far finta di niente e a un certo punto tu sornione ti avvicini e… senza alcun segnale di avvertimento, cominci a raccontare.”

“Io? Ma quando mai?”

“No, forse era uno che ti somigliava un po’… e a volte penso che se le inventasse anche. Quello non ha avuto il tempo materiale per fare tutte queste cose.”

“Dici?”

“Dico. Hai un cognome italiano, ma hai vissuto in Francia, all’inizio, o per metà della tua esistenza, poi le entrate e le uscite si sono confuse. Quella della Finlandia poi… io voglio, anzi esigo un resoconto dettagliato anno per anno.”

“Non c’è problema.”

“Scherzo, ma faccio anche un po’ sul serio.

Oggi per esempio, vuoi scommettere che c’hai una storia inedita da raccontarmi?”

venerdì 7 gennaio 2022

LAVORATORI?PRRRR!


 

Nella misura in cui una coppia di esseri umani normalmente costituita da lui (uomo) e da lei (donna), abbia come prima necessità quella di sopravvivere e come seconda quella di rimanere insieme, i due membri devono assoggettarsi a compromessi piuttosto pesanti, tra cui lavorare.

Lavorare in sé non sarebbe un così tragico dramma se: 1) il lavoro gli piacesse; 2) non si dovessero rispettare orari più o meno fissi; 3) non ci fossero attorno altre persone, i cosiddetti colleghi e superiori a rompere le scatole; 4) se i lavori non fossero sempre più costituiti da azioni e reazioni ripetute all’infinito (o almeno fino al momento del licenziamento.)