Oggigiorno anche in Brasile non si vedono più facilmente in
giro le televisioni per cani, una volta ce ne erano anche in Italia, era un
arredamento forse non frequente, ma proprio delle città.
Tanti polli richiedono la presenza di molti avventori affamati,
non per questo nella nostra penisola sono sparite anche prima, ma là non hanno
mai avuto questo nome, credo inventato, non so quando, da un anonimo
brasiliano.
A volte proprio sul marciapiede, con un necessario vetro
di protezione, un armadio metallico che funziona come un forno, con dentro quei
polli arrosto che girano in maniera veramente interessante, almeno per i cani
che si fermano, seduti a guardare e a sognare di fronte a quelle eloquenti
scene, profumati spaccati di vita ruspante quotidiana di città con immancabili
campagne intorno.
Una volta anch’io ho lavorato in una specie di ristorante-pizzeria-tavola calda dal nome
Spaghetti House. Là dentro c’era una grande televisione per cani.
Non so se tecnicamente sarebbe stato possibile dargli questo
nome, perché le televisioni per cani sono indubbiamente migliori quando sono esterne,
e poi dentro gli animali non li fanno proprio entrare, anche se le cose stanno
cambiando, perché la gente in Italia non fa più figli.
Ad ogni modo credo che la domenica mattina, di fianco al
grande forno per la pizza, ne arrostissero una cinquantina, di polli e
riuscivano a venderli quasi tutti. Le polpette, gli sformati e tanti altri sminuzzati
manufatti ne avrebbero recato la silenziosa e camuffata, a volte un po’ stantia
testimonianza.
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