Per un europeo e italiano, anche se piuttosto atipico, la
vita in Cina sembra quella di un altro pianeta, ma poi ci si abitua e i pianeti
sulla terra sembrano in seguito vari e ben distinti.
La televisione l’ho bandita da anni, ma i film li guardo
spesso scaricati in internet, serie televisive anche vecchissime, ascolto le
canzoni e tutto quello che permette al passato di non passare mai del tutto.
Per il tipo di vita che abbiamo fatto in famiglia tutti
noi quattro fratelli siamo più o meno autistici, forse da soli ci sentiamo
meglio, pur cercando a volte affannosamente la compagnia.
Una cosa che mi ha sempre dato fastidio erano i miei
amici o conoscenti che in presenza di una ragazza diventavano diversi,
parlavano di più, facevano i prepotenti, volevano farsi vedere in una maniera
differente da come erano di solito, mentre io apprezzavo specialmente chi era
sempre sé stesso, nel bene e nel male.
Da ragazzi la bellezza fisica ci attrae di più che da
anziani, come sono ora, in Italia - specialmente a quei tempi - si vedeva nella
donna qualcosa di angelico, che poi nei fatti non è così e quando ci se ne
accorge magari la nostra maniera di fare è già troppo indirizzata da questo
particolare punto di vista.
Ultimamente sono entrato in contatto, attraverso
Facebook, con una donna che ho conosciuto tanti anni fa, anche se non ci avevo
quasi mai parlato.
È stata la ragazza di due miei amici, uno alla volta naturalmente
e forse non erano veramente miei amici, come credevo. Anche l’amicizia con il
tempo mi si è ridimensionata, non mi faccio illusioni, cerco di mantenere i
sentimenti senza volermi ingannare.
Lei era bella e ambita insomma, faceva colpo a quei
tempi. Ha più o meno la mia stessa età, forse un po’ più giovane. All’epoca
dovevamo avere poco più di venti anni. Comunque nonostante la mia personalità
insignificante all’epoca, la mia timidezza esagerata, lei si ricordava di me.
Mi ha spiegato che recentemente aveva scoperto, suo
malgrado, di essere una PAS, cioè una Persona Altamente Sensibile. Era entrata
nell’argomento per raccontarmi dei suoi guai e delle sue crisi, dovuti proprio
a quel determinato tipo di personalità.
Le persone altamente sensibili (PAS)
sono una fascia di individui che possiedono una sensibilità più
accentuata rispetto alla media della popolazione. Questa caratteristica,
implica una maggiore profondità di elaborazione delle informazioni sensoriali,
emotive e sociali.
Essere altamente sensibili non è una patologia ma un tratto della
personalità che può influenzare vari aspetti della vita quotidiana.
Chi sono le persone altamente sensibili?
Tra le caratteristiche delle persone altamente sensibili c’è una
percezione accentuata degli stimoli esterni e interni. Tali stimoli possono
essere fisici come suoni, luci e odori, oppure emotivi, come i sentimenti degli
altri e le dinamiche sociali.
Le PAS tendono a riflettere profondamente sulle loro esperienze e
a provare emozioni in modo più intenso e duraturo.
La sensibilità accentuata è un tratto comune, ereditabile e conservato
evolutivamente, che descrive le differenze interindividuali nella sensibilità
agli stimoli ambientali sia negativi che positivi.
Una branca che non sapevo nemmeno esistesse e anche se
sono contrario a molti tipi di forzato ridurre tutto e tutti in categorie,
questa qua per ovvi motivi mi ha intrigato e sono andato a documentarmi.
Lo sospettavo dal primo momento, ma ho cercato di non
farmi influenzare: anche io faccio parte di questa fascia di individui che
danno estrema importanza a tutto quello che succede intorno a loro, che se ne
fanno influenzare a volte eccessivamente, che inevitabilmente durante la loro
esistenza soffrono più del dovuto, ma gioiscono anche intensamente di cose che
per gli altri sono insignificanti.
Tutto questo ha determinato una vita da ribelle a ogni
convenzione e un’attenzione estrema a ogni più piccola frazione di esistenza,
non solo mia ma anche altrui.
La teoria della sensibilità ambientale
Per sopravvivere e prosperare sul pianeta terra, è essenziale che tutti gli
organismi utilizzino le risorse ambientali, come il cibo e il supporto sociale.
Gli animali e gli esseri umani sono programmati per percepire, elaborare,
reagire e adattarsi a specifici elementi sociali e fisici dell'ambiente, sia
positivi che negativi, al fine di potersi riprodurre e mantenere in vita la
specie.
È interessante notare che esistono sostanziali differenze interindividuali
nella sensibilità e nella reattività all'ambiente, sia negli animali che negli
esseri umani. Alcuni sono molto più sensibili e reattivi rispetto ad altri, in
quanto il metodo di processamento dell’informazione passa attraverso
differenti correlati neurobiologici.
Tra le popolazioni, si osserva un continuum che va da una bassa a
un'alta sensibilità all'ambiente. Negli ultimi anni, la Sensory Processing
Sensitivity, che descrive le differenze interindividuali nella sensibilità alle
esperienze, e che è iniziata come un argomento poco conosciuto 20 anni fa, è
diventata una componente molto discussa della teoria della sensibilità
ambientale.
“Sensibilità ambientale” è un termine ombrello per le teorie che spiegano
le differenze individuali nella capacità di registrare ed elaborare gli stimoli
ambientali Insomma gli individui differiscono nella loro
sensibilità sia ad ambienti ostili che di comfort. Quindi i PAS
presentano una maggiore profondità nell'elaborazione delle informazioni,
una aumentata reattività emotiva e una maggiore consapevolezza delle
sottigliezze ambientali, una determinata facilità di sovrastimolazione.
Gli adulti con alta sensibilità ambientale che hanno riportato un'infanzia
infelice avevano punteggi più alti in emotività negativa e introversione
sociale, mentre gli adulti con alta sensibilità che hanno riportato un'infanzia
felice non differivano molto dalla popolazione più ampia di adulti non
altamente sensibili in questi tratti.
La ricerca di Elaine Aron
Il concetto di alta sensibilità è stato ampiamente esplorato
dalla psicologa americana Elaine Aron, che ha identificato quattro
caratteristiche principali delle persone altamente sensibili: profondità di
elaborazione, sovrastimolazione, reattività emotiva ed empatia, sensibilità
alle sottigliezze.
Queste caratteristiche rendono le persone altamente sensibili
particolarmente attente ai dettagli e ai cambiamenti
nell'ambiente circostante, ma possono anche causare stress e
affaticamento in situazioni di sovraccarico sensoriale.
Nel questionario che generalmente viene somministrato alle persone che
hanno un sospetto di PAS, vi sono domande relative la reattività alla caffeina,
alle stimolazioni luminose, la tolleranza al rumore e allo stress percepito
relativo le aspettative e le richieste altrui.
Si nota come l’ansia possa
essere un sintomo con una certa dimensione e peso emotivo nella vita di
queste persone.
Risorse e fattori di rischio psicologici delle persone
altamente sensibili
Le persone altamente sensibili possono godere di numerose risorse
psicologiche, come una grande capacità di empatia, una ricca vita interiore e
un'attenzione ai dettagli che può portare a un'elevata creatività.
Malgrado tutto, queste qualità possono anche comportare alcuni fattori
di rischio. Le PAS sono più suscettibili allo stress, all'ansia e
alla depressione, soprattutto quando sono esposte a situazioni di conflitto o
ambienti sovrastimolanti.
Nel momento in cui l’ambiente richiede lo svolgimento di più compiti alla
volta, la persona altamente sensibile potrebbe avere un vissuto altamente
stressante in quanto la sua capacità di rielaborazione richiede un tempo
maggiore.
Persone altamente sensibili e amore
Nel contesto delle relazioni affettive,
le persone altamente sensibili possono vivere esperienze molto intense e
profonde. Possono essere partner attenti e premurosi, capaci di comprendere i
bisogni emotivi degli altri.
Tuttavia, questa stessa sensibilità può renderli vulnerabili a ferite
emotive e difficoltà nel gestire i conflitti. Le persone altamente sensibili
infatti processano le emozioni in profondità e spesso sono molto disponibili
con gli altri, mettendo in questo modo le loro esigenze in secondo piano.
Forse a un certo punto sono stato troppo insistente,
nella mia solitudine magari mi attacco alle poche possibilità che mi capitano
di poter conversare piacevolmente con qualcuno, ma non volevo che pensasse che
avessi seconde intenzioni, anche perché io vivo a migliaia di chilometri di
distanza.
E poi alla mia età non cerco più nessuno per tentare
un’improbabile relazione intima. Non è per calcolo, è proprio una cosa che
sento naturale, essere me stesso è una roba che non voglio cambiare proprio in
vecchiaia.
Persone altamente sensibili e narcisisti
Un'altra dinamica interessante riguarda l'interazione tra persone altamente
sensibili e individui con personalità
narcisistica. Le PAS, per la loro naturale inclinazione
all'empatia e al supporto, possono essere attratte da persone narcisiste, che
tendono a manipolare e a sfruttare gli altri per soddisfare i propri
bisogni.
Questa combinazione può risultare particolarmente problematica, poiché la
PAS potrebbe ritrovarsi in una relazione disfunzionale e sentirsi costantemente
inadeguata o sfruttata. Il narcisista riesce a manipolare piuttosto facilmente
una persona altamente sensibile e, finché vi è un equilibrio nella relazione,
entrambe possono godere di alcuni vantaggi psicologici.
Nel momento in cui la personalità narcisista eccede nelle richieste di attenzione,
egocentrismo e autoreferenzialità, vi è uno sbilanciamento nella coppia e la
persona sensibile rischia di soccombere a tali stimoli.
Esiste una terapia per le persone altamente sensibili?
Non esiste una terapia specifica esclusivamente per le persone altamente
sensibili, ma diversi approcci terapeutici integrati possono essere utili per
gestire l'ipersensibilità e migliorare la qualità della vita.
La terapia cognitivo-comportamentale può aiutare le PAS a
riconoscere e modificare i pensieri negativi e le reazioni emotive
disfunzionali. Può essere poi utilizzata la tecnica della mindfulness,
in quanto permette di sviluppare una maggiore consapevolezza e accettazione
delle proprie emozioni, riducendo così lo stress e l'ansia.
Persone altamente sensibili: consigli per gestire
l’ipersensibilità
Le persone altamente sensibili possono adottare diverse strategie per
gestire la loro ipersensibilità e migliorare il loro benessere. Il primo passo
è quello di riconoscere e accettare la propria sensibilità come una
risorsa e non come una fragilità.
Avere uno spazio domestico tranquillo o un luogo sicuro dove
poter decomprimere lo stress diventa fondamentale, in quanto
l’accumulo degli stimoli porta le PAS a stati ansiosi o depressivi. All’interno
di questo spazio si possono praticare tecniche di rilassamento come yoga,
mindfulness e tecniche di respirazione.
È necessario poi imparare a dire di no e a proteggere il proprio
spazio personale per evitare il sovraccarico emotivo. Nel delimitare i confini
è inoltre funzionale imparare a chiedere aiuto creando una rete di
supporto intorno a sé.
Libri e film sulle persone altamente sensibili
La letteratura e il cinema hanno spesso esplorato il tema dell'alta
sensibilità, offrendo spunti di riflessione e rappresentazioni accurate di
questa caratteristica. Tra i libri più significativi, si possono
citare The Highly Sensitive Person di Elaine Aron, che è una guida
fondamentale per comprendere e accettare l'alta sensibilità. Quiet: the
power of introverts in a world that can't stop talking di Susan Cain,
sebbene focalizzato sugli introversi, offre molti spunti rilevanti anche per le
PAS. Infine, il libro di Rolf Sellin “Le persone sensibili hanno una
marcia in più: Trasformare l'ipersensibilità da svantaggio a
vantaggio” offre una nuova lettura dell’ipersensibilità, focalizzandosi
sui possibili aspetti positivi che ne derivano.
Il cinema offre film come Il favoloso mondo di Amélie, dove
vengono rappresentati personaggi con tratti di alta sensibilità, evidenziando
sia le loro sfide che le loro meravigliose capacità di percezione ed
empatia.
In comune con Amelie io ho passato molto tempo da solo da
piccolo, per giocare con altri bambini ho dovuto aspettare che il mio fratellino
nascesse e poi crescesse. I miei primi compagni di giochi sono arrivati
piuttosto tardi, questo può aver influito, secondo me.
Altri film come Inside Out esplorano la complessità delle
emozioni umane, offrendo un ritratto suggestivo di come le persone altamente
sensibili possono vivere le loro esperienze interiori.
Essere una persona altamente sensibile comporta sfide uniche, ma anche una
ricchezza di esperienze emotive e percettive. Comprendere e
accettare questa caratteristica può portare a una vita più autentica
e soddisfacente, arricchita dalla consapevolezza di sé e dalle profonde
connessioni con gli altri.
Conseguenza personale per me, magari
non condivisa da tutti i PAS, la scomunica ad amici o innamorate che sono stati
bocciati, per un motivo o per l’altro, e messi da parte senza tanti
complimenti.
Il fatto è che io fatico molto
per abituarmi a qualcuno più vicino, ma dopo, passato un inconscio periodo di
prova che può essere abbastanza lungo e non privo di intensi piaceri, poi mi ci
sento molto attaccato, anche quando dopo averlo riprovato/a in maniera
definitiva e inappellabile lo/la allontano, ci rimango legato affettivamente e per
sempre.
https://www.unobravo.com/post/persone-altamente-sensibili-pas
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