Che cosa voglio dire con questo? Non lo so, ma c’ho ragione e i fatti mi cosano.
(Citazione da Palmiro Cangini, Zelig)
Si
deve vivere nel luogo in cui bene o male la gente fa di tutto per non seguire
grammatica e sintassi, ma assai di più la necessità della comunicazione.
Quando
sono arrivato qua seguivo molto di meno la lingua, ma la novità e tutto quello
che, immaginando invece di comprendere, mi pareva molto più affascinante.
Dopo
trent’anni di Brasile, mi sento ancora molto bene con questa gente, per quanto
sia assai diversa da me. Mi sento peggio in Italia, magari perché capisco e
condivido più cose, sfumature comprese. Qui c'è molta più elasticicità nella
stessa routine, anche le persone più umili sono dotate di naturalezza e
mentalità aperta, il sorriso e la complicità gli vengono naturali anche e soprattutto
quando ti vedono diverso.
Sono
stato in una Scuola di Samba (Imperadores do Samba) qualche tempo fa, dove io e
mio fratello ballavamo in una marea di corpi di colore, noi eravamo gli unici
due bianchi, che grazie alla birra ingerita riuscivamo ad andare quasi a tempo
con quelle centinaia di percussioni. Ci hanno invitato anche a ballare sul
palco e ci hanno fatti sentire completamente a nostro agio.
A Rio siamo stati, sempre io e mio fratello, in
un Club chiamato Bola Branca (Palla Bianca) dove eravamo io e lui gli unici
bianchi tra centinaia di neri che ballavano tutti insieme, in una coreografia sincronizzata
di corpi in movimento, che non sbagliavano un passo, mentre noi non ne
azzeccavamo uno che fosse uno.
La
differenza è stata prima di entrare, avevamo chiesto di dare un'occhiata, il
bigliettaio non ce lo ha permesso, ma ha dovuto litigare con l'altro bigliettaio,
più giovane, che invece diceva che ne avevamo tutto il diritto.
Qui
a Porto Alegre in una discoteca ho chiesto di poter fare la stessa cosa, mi è
stato negato, sono entrato, non mi è piaciuto, sono tornato fuori e ho consegnato
il biglietto di consumazione obbligatoria allo stesso bigliettaio senza pagare
niente, lui ha protestato, ma qui più che mai è più facile ottenere un perdono
che un permesso.
Tutto
è relativo, quello che è paradiso per il ragno è inferno per la mosca. Qui è il
ragno moscato che si trova bene, come pure la mosca ragnata.
La
cultura della gente di colore dà questa grande elasticità ai brasiliani, dalla
quale noi rigidi europei abbiamo molto da imparare. Qua l'errore, la
disattenzione e il cambiamento di programma non sono eccezioni, ma la regola assai
eccezionale, perché il mondo e l'universo stesso sono in costante movimento e
le normali regole sono troppo ingessate per chi deve muoversi ed evolversi di
continuo.
Nessun commento:
Posta un commento