giovedì 17 marzo 2022

IL MONDO C'A DEI DIFETTI

 


Il mio computer portatile è vecchio e ha anche un difetto. I relativi tecnici dicono che non si può riparare e si dovrebbe piuttosto comprarne uno nuovo, per cui riassumendo ci vorrebbero lateralmente anche dei soldi, che io per coincidenza momentaneamente non ho.

D’altro canto mi sono stancato di correggere con la tastiera sul monitor, F mi ha suggerito che forse sarebbe meglio dire che queste tre lettere non funzionano più. Insomma un po’ di pazienza.

(F starebbe per Formaggesco, che è il mio miglior amico e si chiama così perché è meglio non invitarlo in ambienti chiusi, c’ha dei problemi con le scarpe insomma, ma togliendosele è peggio.)

Le lettere che non vanno sono queste qui:

 

g, h, à

 

quando manca qualcosa è per via di questo piccolo difetto e l’importante è che si sappia, in fondo sono lettere abbastanza rare da usare.

L’Arentario è ance una penisola, nell’ambito di una bellissima Toscana, la nostra del sud, ma quando dico la penisola eneralmente intendo l’Italia.

Diciamo ce se il mondo presenta dei difetti non indifferenti, noi stessi non ne siamo certo esenti, ne siamo deni rappresentanti, certo noi notiamo di più quelli deli altri, e li altri fanno lo stesso con noi insomma.

Una volta scese le scale, tempo permettendo, mi siedo su una pancina e in breve con F ci facciamo delle ciaccierate non indifferenti con il mare davanti, ance lui cerca di sfuire alla societ o maari è il contrario, è la societ ce lo evita, ma il risultato poi è lo stesso.

Qui a Porto S.Stefano un po’ di brezza c’è sempre e mettendosi opportunamente sottovento è bello parlare di quello ce ci piace e soprattutto di quello ce non ci piace. F a fatto una lista di espressioni popolari e moderne ce comincia con ance no e finisce con spoilerare, ma si arriccisce oni iorno di parole e frasi ce volenti o nolenti dobbiamo più volte ascoltare e oni volta ci uardiamo in faccia sconsolati, almeno quando siamo insieme. Poi ance separatamente o raione di credere.

La ente ama creare deli stereotipi per poi ripeterli all’infinito, fincé non passano di moda e non venono sostituiti da altri, forse è solo una caratteristica italiana, ma noi non lo sappiamo con precisione.

Forse diremmo ce proprio le mode sono particolarmente importanti e assai seuite qui sulla penisola, ma quanto e percé noi momentaneamente lo inoriamo, diciamo ce è un fenomeno ce stiamo studiando.

La ente dice ce siamo stronzi invece no, siamo scienziati e perfino un po’ socioloi, se voliamo, per cui il comportamento deli esseri umani ci incuriosisce, a livello accademico, si capisce, siamo curiosi in particolare di intendere dove possano arrivare (avevo messo iunere ma si capiva peio).

Un mio altro amico: ennaro, è un esempio per noi, specialmente quando uida la maccina, a una pazienza lodevole, ce se sei accanto a lui cominci a frenare e ad accelerare con i piedi, a smanaccare con le mani. Lui no, sembra ce pensi ad altre cose, ma la maccina non la sbataccia ce raramente. Li o ciesto se ci vede ammodo e lui a detto di sì, ma c’a le lenti a contatto e li occiali, ce però usa alternativamente, quando se lo ricorda.

Con li animali è più facile, ci vuole tanta pazienza con li esseri umani e come si diceva prima si deve partire dal principio ce ance loro ne anno con noi una porzione non indifferente, dal loro punto di vista, ce a noi naturalmente non ce ne frea niente, dal nostro, ma per loro è importante.


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