La conoscenza di sé passa attraverso una specie di
processo che è come una discesa all’inferno. Nel senso che fa male, ma è distribuito
negli anni, ed è anche piuttosto necessario. Non è proprio una scelta, dipende
dalla tua storia, succede o non succede.
Per riconoscere davvero chi sei, con pazienza e determinazione, eppure anche abbastanza inconsciamente, devi distinguere e accettare che non sei quel personaggio ideale che automaticamente pensi di essere nella vita quotidiana, quel carattere che uno mostra agli altri e gli altri mostrano a te.