sabato 5 agosto 2023

GONGORZOLA



L'unico allievo che ho, attualmente, ce l'ho dal 2002, mi pare, e facciamo lezione in Internet, con Skype, più che altro lezione di conversazione, perché lui parla perfettamente e raramente sbaglia qualcosa.

Studia anche spagnolo, francese e inglese, è di origine italiana e veneta ma è nato qua vicino a Porto Alegre.

Discorriamo spesso di calcio, di politica, di cinema e di altre cose, quasi sempre con l'Italia come riferimento.

Più che altro però parliamo di calcio, che è un argomento pratico, perché ci sono sempre partite nuove da commentare e ricordi di scontri epici e spettacolari del passato.

- Sai che la Lucchese è stata anche in Serie A? Dico io.

- Mi pare che me lo avevi già accennato. Risponde lui.

- C’è rimasta diversi anni, ma una volta nel girone di andata era prima in classifica, poi ha perso tutte le partite ed è retrocessa!

- Possibile?

- Sì, purtroppo è un fatto storico!

- Ma come ha fatto?

- Facile: ha venduto tutti i giocatori migliori!

- Ah, ecco. Ma quando è successo?

- Beh, tanti anni fa. Mi pare prima della guerra.

- Effettivamente molto tempo fa.

- Però più recentemente, forse una trentina di anni fa, era in serie B e stava tornando a lottare per la serie A...

- E poi non ci andò?

- No, perse due tra le ultime partite in casa con Cremonese e Padova, che andarono poi in serie A, al posto nostro. Quella con la Cremonese la vidi anch’io, era una vita che non ci andavo, persero 1 a 0 e segnò l’argentino De Zotti.

- Quindi quasi recentemente.

- Sì, poco prima che io venissi in Brasile.

- E ora in quale serie si trova?

- Non lo so nemmeno, ma ultimamente giocava contro squadre di paesotti della nostra stessa provincia.

- Ma è una vergogna!

- Infatti, figurati poi che le serie e le categorie in Italia sono cambiate diverse volte. E poi recentemente la Lucchese aveva raggiunto una promozione ed è fallita la società. Non mi ricordo in quale serie però.

- E ha dovuto ricominciare da zero?

- No, diciamo approssimativamente da uno o due...

- Incredibile!

- Ma vero, negli ultimi anni le cose sono andate in maniera grama o peggio ancora.

- Beh, anche i momenti peggiori sono importanti nella storia.

- Vero. Pensa che ha giocato anche contro il Giana Erminio in Serie D!

- Famosissimo!

- Lo conosci?

- Mai sentito nominare. E chi è questo signore?

- Più che un signore è una squadra di calcio.

- Ah... e di dove è questa squadra? 

- Di Gorgonzola.

- Gorgonzola o gongorzola?

- Gorgonzola!

- Ma gongorzola mi piaceva di più...

- Anche a me, ma tecnicamente ci direbbero che è  sbagliato.

- Peccato. Ma non sapevo che il famoso formaggio c'avesse anche una città e poi addirittura una squadra!

- No, veramente è la città che ha inventato il formaggio, cioè i suoi abitanti.

- Ma lo producono solo lì a Gorgonzola?

- No, in diverse zone del Piemonte oltre a quasi tutta la Lombardia.

- Ma perché il nome della squadra non è Gorgonzola?

- Boh? Io non lo so. Forse si sono vergognati.

- Ma è una vergogna però!

- Che cosa?

- Che si siano vergognati!

- Perché?

- Ma è la loro maggior fonte di celebrità e se ne vergognano?

- Purtroppo, ora che mi ci fai pensare...

- Almeno potevano chiamarla gongorzola! O gonzorgola!

- Glielo possiamo proporre, magari non ci hanno pensato...

- Ma è vero che il famoso formaggio sarebbe nato per caso? 

- Sembra di sì. La nascita pare che risalga all’879 d.C., quando, presso un caseificio di Milano un mandriano lasciò per una notte in un contenitore del latte cagliato, per poi aggiungervi per sbaglio dell’altro latte cagliato. Pochi giorni dopo l’uomo si accorse di aver creato un formaggio dalle venature verdi, che risultava molto appetitoso, proprio per la mescolanza delle due cagliate.

- E chi era Evaristo Ganna?

- Non lo so, chi era questo Evaristo?

- Ma è quello che ti stavo chiedendo io.

- Io però non l’ho mai sentito questo nome.

- Ma la squadra che hai detto ora come si chiamava?

- Ah! Erminio Giana.

- Ecco, lui sarebbe stato il fondatore?

- Forse, non lo so, andiamo a vedere su Wikipedia.

Un minuto dopo copio e incollo:

- È l'unica società calcistica d'Italia, tra le militanti in un campionato a carattere nazionale, a portare come denominazione un antroponimo.

- Che significa?

- Antroponimo è il nome proprio attribuito a una persona.

- E tornando a Evaristo?

 - E tornando a Evaristo, che poi sarebbe Erminio, la tradizione sportiva della squadra affonda le sue origini al 1909, anno in cui un gruppo di giovani  gorgonzolesi  fondò l'Unione Sportiva Argentia (dall'antico toponimo latino della città, Curte Argentia), che iniziò l'attività agonistica in tornei calcistici a carattere locale.

Nel 1928 l'Argentia si affiliò alla FIGC e si iscrisse in Terza Divisione, che al tempo era il massimo livello calcistico regionale lombardo, nonché il 4º livello dei campionati italiani.

Verso gli anni 1930 l'Argentia si sciolse e nel 1931 venne fondata l'Unione Sportiva Gorgonzola, che nel 1932 adottò la denominazione di G.S. Erminio Giana, in onore di un diciannovenne gorgonzolese, sottotenente del 4º Reggimento del Battaglione alpino "Aosta", caduto sul Monte Zugna (tra le province di Trento e Vicenza) nel 1916, durante la prima guerra mondiale, ed insignito della medaglia d'argento al valor militare. Nel 1944 il sodalizio cambiò nome in ENAL Gorgonzola, per poi diventare nel 1947 A.S. Erminio Giana. 

Che ora è in serie C.

- E qualcuno direbbe che è una vergogna che sia allo stesso livello di categoria di quello della Lucchese.

- Malelingue forse! E allora il Sassuolo che non ha neanche uno stadio, è in serie A da anni e nell’ultima giornata ha vinto 4 a 2 con la Juventus?

- Beh, effettivamente...


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