Vive a S.Giocondo in Pietrisco, provincia di Trafasi, Borgnese Vito, detto Bovi.
È un eterno ragazzone di più di quarant’anni, figlio unico, che vive ancora con sua madre Loretta e il cane Giusto Pio, di pura razza bastarda, però incrociato con un mastino ciccione.
Vito veste sempre e solo giacca e cravatta, più che lo spezzato gli piace lo sgargiante a tinte unite, sotto le camicie stampate a fiorelloni, spesso infiorescenze amazzoniche, orsetti lavatori, pinguini, alberi di natale, fogliami autunnali, guglielmi tell, principi di galles, clan scozzesi, draghi, pavoni e dee pagane.
I capelli lunghissimi, scuri e ondulati sono incollati di gel, stile ministro De Michelis prima maniera, pettinatura anche detta ‘ai quattro formaggi’.
Al bar, davanti alla porta a vetri, si mette le mani sui fianchi, in posa plastica, lo sguardo perso oltre il campanile della chiesa di S.Gerolamo, una caraffa di Coca Cola sul tavolo e un calice semivuoto, anche se lui direbbe piuttosto semipieno.
Nessuno lo ha mai visto seduto.
Non è che sia nervoso, ma ha troppa energia e la vuole usare tutta.
La sua giornata è piena, a S.Giocondo nessuno può raggiungere, nemmeno occasionalmente, la sua stessa densità.
Alle sette di mattina, Vito si sveglia cantando.
Normalmente il bagno lo fa a squarciagola.
DO SOL RE- LA-
Voglio vederti dannnnzare, come le zingare del deserto
DO SOL DO FA SOL
con candelabri in testa, o come le balinesi nei giorni di fésta.
DO SOL RE- LA-
Voglio vederti dannnnnzare, come i derviches tourners che girano
DO SOL DO FA SOL
sulle spine dorsali o al suono di cavigliére del Katakali.
FA DO SOL LA-
E gira tutt'intorno la stannnnza, mentre si dannnnza, dannnnza
FA DO SOL LA RE
e gira tutt'intorno la stannnnza, mentre si dannnnza.
RE LA MI- SI-
Sua madre, che non è più in grado di apprezzarne lo spirito goliardico, gli urla contro delle frasi non sempre gentili, lui però non ci rimane male, anzi, le dà dei bacetti ogni volta che le passa vicino.
Qualche volta lei lo minaccia con quello che le capita: una padella, un mestolo, o con la scopa.
Ecco che Vito passa alla colazione, piuttosto sostanziosa, che consiste in un boccale da birra pieno di orzo bollente.
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