domenica 20 agosto 2023

ADOLESCENZA

 


 

Non sempre l’adolescenza è un trampolino.

La prima cotta è difficile da localizzare, forse Lorella in quinta elementare. Poi Rosanna la mia vicina di casa. Dopo Lia al Quercione e decine di altre cotte e crude, insomma al sangue. In tanti casi come Immanuel Kant loro, le dirette interessate, non lo hanno nemmeno mai sospettato, io facevo di tutto per nasconderlo, per auto-sabotarmi, ma come facevo a saperlo?

Sulla 126 di mamma ho imparato a guidare e l’ho sbattuta sullo spesso muretto di pietra di un ponticello dalle parti di Vorno, distruggendo abbastanza la parte davanti, ma fu solo colpa dell’alcool e della strada bagnata. Tornavamo da una festa piuttosto bruttina e pochissimo frequentata io e Marzio.

La Chrisler era un macchinone lungo assai e forse per questo riuscii magistralmente a incastrarla in diagonale all’entrata del cancello che non andava più avanti né indietro.

I libri di Woody Allen, erano comici ma anche esistenziali e per qualche tempo sono stati la mia lettura preferita.

INFANZIA

 


 

Proveniamo un po’ tutti dalla campagna e se i nostri genitori fossero stati abitanti di una città, forse i nostri ricordi non sarebbero così ruspanti e casalinghi. Per esempio mio padre aveva conosciuto mia madre in una di quelle feste da ballo della Garfagnana, forse a Barga o a Gallicano. Ero nato di conseguenza, come a volte succede in questi casi, la mia famiglia viveva a Marilia, nella casa paterna a tre piani che ora è occupata dalla famiglia di Giorgio, che è figlio di Lorenzo, fratello di mio padre, il quale è stato il primo a morire dei quattro. Poi credo che sia stata Ada, mio padre e per ultima Magali.

lunedì 7 agosto 2023

COME MAI NON SI PARLA DEL CANADA?

 



Ora è diventato di moda dire di essere o non essere narcisisti, prima nessuno sapeva niente di questo narcisismo, ora lo sanno tutti. Ma è sempre esistito? Quale sarebbe il suo contrario? È una cosa sempre e inevitabilmente negativa, o può anche essere positiva?

Tipo non si può più dire, in Italia bisogna sempre e solo dire tipologia. Non mi piace che si usi e niente per iniziare una frase, non ha senso e soprattutto è una moda. Anche no è un’altra, e ce ne sono tante usate dalla gente in maniera ossessiva. Noto che soprattutto chi non sa l’inglese ama rispondere laconicamente YES.

sabato 5 agosto 2023

GONGORZOLA



L'unico allievo che ho, attualmente, ce l'ho dal 2002, mi pare, e facciamo lezione in Internet, con Skype, più che altro lezione di conversazione, perché lui parla perfettamente e raramente sbaglia qualcosa.

Studia anche spagnolo, francese e inglese, è di origine italiana e veneta ma è nato qua vicino a Porto Alegre.