Quando
ci furono i Mondiali del 1986 in Messico stavo cercando di partire per Berlino,
stavo facendo un corso di tedesco in Piazza Bernardini, poteva cominciare ma
non cominciò una storia con Beate una ragazza di Brema che viveva a Lucca.
Naturalmente tifavo per la Germania che andò in finale ma perse con
l'Argentina.
Dopo
anni di manovre, a Berlino riuscii ad andarci, per vivere, solo nel 1987 e la
storia con Sabine durò a fasi alterne, ma tornai in Italia nel 1989 per
pentirmene già poco dopo.
Passati
pochi mesi il muro cadde e ci fu il mondiale italiano vinto dalla Germania, ma
io mi ero già stancato dei tedeschi e delle tedesche. Oltre a Beate c'era stata
anche un'avventura con Britte di Kiel.
Tutta la passione per la Germania e per Berlino era nata a Barabba, prima era venuto Ossie che al teatro vendeva le bibite, noccioline e cose varie. Poi due sue amiche vennero in Italia e al ristorante dove lavoravo e tra me e una delle due, Sabine, nacque una storia proprio la sera prima del suo ritorno in Germania.