Padre
Piredda è il nuovo parroco di Santa Candida, Sardegna occidentale, è un cagliaritano
cinquantenne onesto e sincero, forse troppo. Infatti ultimamente ha avuto un
dubbio, di quelli grossi, voleva smettere, togliersi quella tonaca, insomma
tornare a essere un laico, aveva perso la fede.
Poi
l’ha recuperata grazie… o forse solo in seguito a un tempestivo intervento del
vescovo Piccoletti e di un bravo terapeuta, ma sta facendo ancora dei sogni
strani, lunghi e pieni di particolari che non riesce a interpretare.
Lo
psicoterapeuta Don Mario Fontanarosa è l’addetto della curia per questi casi e
Don Gavino Piredda gli racconta l’ultimo lungo e particolareggiato parto della
sua mente malata e notturna.
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Forse gliel’ho già detto che non sono tipo da sognare, o perlomeno non lo ero,
non mi ricordavo mai se e cosa avevo sognato, fino a poco tempo fa.
Ecco
il sogno nei particolari: due ex malati si incontrano in un qualcosa che
pensano sia il Purgatorio, ma assomiglia anche a un mezzo Paradiso. Le facce
sembrano quelle di due miei parrocchiani della mia chiesa di prima in Abruzzo. Mentre
passeggiano un po’ ansiosi, tra le nuvole grige e spumose, sfilano davanti a
casette che sembrano di polistirolo fluttuante, ognuna con il nome di una delle
tante religioni scritte sopra l’entrata.