lunedì 24 dicembre 2012

UNO COL CAPPELLO, MA SENZA BAFFI


La sera, a letto, penso e ripenso, non riesco a smettere, sono stanco di tutto, anche della mia stanchezza e non riesco a farmi piacere più niente, non posso più scegliere a cosa pensare e se ci riesco mi si guasta per la strada.
Se conto le pecore, mi scappano da tutte le parti, o mi metto a studiarle una per una, o a tosarle con delle forbici arrugginite, oppure fanno uno sciopero, protestano per il pericolo che affrontano ogni giorno, senza un salario proporzionato e non vogliono più saltare lo steccato.

Insomma: a volte ho difficoltà ad addormentarmi, perché certi pensieri insistono nel ramificarsi e pur essendo fastidiosi non riesco ad interromperli.
Se fosse piacevole so che non avrei alcuna difficoltà.
Mi vengono in mente le cose più bizzarre:
“Il paradiso è dove la polizia è inglese, i cuochi sono italiani, i meccanici tedeschi, gli amanti brasiliani ed è tutto organizzato dagli svizzeri.
L’inferno è dove i cuochi sono inglesi, i meccanici brasiliani, gli amanti svizzeri, la polizia tedesca ed è tutto organizzato dagli italiani.
Un’automobile è composta da circa ventimila pezzi, qui dentro di noi, invece, per la cosiddetta gente, è tutto più complicato.
Tutto è saldato a mano da un maniscalco cinese, forse coreano, poi dopo hanno perso il progetto.”
Risultato: la manutenzione di un essere umano è una delle cose più complicate che ci siano e la parte elettrica è la più traditrice.

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1 commento:

  1. UN FUOR DI TESTA GENIALE, CHE SCRIVE SEMPRE A NATALE, CHE PUNGE MA NON FA MAI MALE

    FIRMA: CALOGERISSIMO!

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