lunedì 14 giugno 2010

UNA BOTTIGLIA DI STORIA



Il Nocino è un liquore tipico emiliano, ma non solo. È anche una persona, uno che si considera astemio, ma si spara in gola quantità industriali di questo liquore e, se richiesto, ne sa narrare vita, morte e miracoli.
Nessuno, però lo ha mai visto ubriaco e/o cambiare le sue vecchie e sane abitudini a causa di un bicchiere di Nocino in più.
Posso dire che è il mio migliore amico e spero che non sia solo perché è l’unico.
Potenzialmente Nocino è il miglior amico di tutti, solo che la maggior parte non se ne accorge, la gente non ci è abituata ad uno come lui.


Anacleto Patrassola, detto Nocino, parla come un personaggio dei fumetti, ma di quelli più psicologici:
“Diciamocelo dicendocelo: è inutile spiegare alla gente che sta sbagliando, quello lo sanno già, anche se non lo ammetterebbero mai apertamente, sennò non verrebbero qui da me. No, no, bisogna passare direttamente a parlare della soluzione.
La gente, lo si sa, è portata a litigare, anche se, dentro di sé,  sa che ha torto, va avanti rigida sulle sue posizioni, forse è solo ignoranza, non intesa nel senso del ‘non sapere’, (dal quale però proviene,) ma in quello di credere, nei fatti, in una specie di confusa prepotenza unilaterale.
Semplice incapacità di pensare ad un punto di vista che non sia il suo...


continua nel libro 





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