- Buon giorno a tutti, ciao Artemio, quanto c’ è da aspettare?
- Ciao Guarì, devo finire solo il signor Alvariello.
- Che come si vede bene, di capelli pochi ne ha e pure in via d’estinzione. Non vi preoccupate. Fra cinque minuti già tocca a voi.
- Non volevo dire questo, signor Alvariello...
- No, lo so, ma è la pura verità. Se me lo dicevi tu mi sarei potuto offendere, Artemio, ma visto che me lo sono detto da solo... Niente-niente mi sono sbagliato sui minuti?
- No, cinque minuti vanno bene, magari pure un qualcosina in meno.
- Bene, se siete d’accordo sui cinque minuti, allora rimango, ho una certa fretta, una fretta dannata a dire la verità.
- Ecco qua, caro signor Alvariello ho l’onore di presentarle il famoso scrittore internazionale e napoletano Gennaro Guarino, questo qua a vederlo non sembra, ma è abitualmente tradotto in trentadue lingue tonde-tonde.
- E visto che siamo a Napoli, non è affatto una rarità essere napoletano e scrittore.
- Come napoletano non siete una rarità, permettetemi, ma da napoletano scrittore internazionale, direi di sì...
- Se è in senso buono, vi ringrazio, signor Alvariello, è così che vi chiamate?
- Sì, Alvariello Gerardo Paolo, per servirvi, sbaglio o vi ha colpito, il mio cognome?
- A dire il vero sì, è che non l’avevo mai sentito, se permettete lo potrei usare in uno dei miei racconti...
- Certamente, sarebbe un onore.
- Grazie assai...
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