mercoledì 10 dicembre 2003

GOTEBORG





Da poco abitavo a Goteborg, ero stato trasferito, dirigevo i magazzini della Benetton della zona.
Conobbi Elkiaer, un vecchio barbuto e dai capelli lunghi che trovavo sempre seduto allo stesso tavolo, sulla stessa sedia, nella stessa taverna.
Pareva il ritratto del vikingo al museo delle cere, anche per via della sua incredibile immobilità.
Credevo che bevesse poco, perché aveva sempre un calice di vino mezzo pieno davanti. In seguito, scoprii che era anche mezzo vuoto.
Avevo notato che il suo naso era rosso, ma avevo dato la colpa al freddo e, anche che era sempre da solo, ma qualcuno poteva essersene appena andato via.
Insomma, pareva che i suoi occhi celesti trovassero molto interessante quello che gli accadeva intorno, per questo mi piacque e poi… quando sei in una città straniera non conosci nessuno e vuoi parlare con tutti, allora ti sforzi di più.
Dopo qualche bicchierotto tutto sembra meno banale e la stanchezza passa, insieme alla timidezza.
“Come va? Bella giornata, oggi, non è vero?”
Mi guardò sorridendo, ma non rispose che un bel po’ di tempo dopo, mentre io, in piedi, aspettavo un po’ ansioso.
“Anche ieri non era male.”
Ridemmo, gli detti subito la mia prima pacca sulle spalle, leggera...

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