domenica 30 gennaio 2022

LA PORTA CHIUSA


 

“Se alla televisione non c’è niente d’interessante basta venire qui al bar, guardarsi intorno, far finta di niente e a un certo punto tu sornione ti avvicini e… senza alcun segnale di avvertimento, cominci a raccontare.”

“Io? Ma quando mai?”

“No, forse era uno che ti somigliava un po’… e a volte penso che se le inventasse anche. Quello non ha avuto il tempo materiale per fare tutte queste cose.”

“Dici?”

“Dico. Hai un cognome italiano, ma hai vissuto in Francia, all’inizio, o per metà della tua esistenza, poi le entrate e le uscite si sono confuse. Quella della Finlandia poi… io voglio, anzi esigo un resoconto dettagliato anno per anno.”

“Non c’è problema.”

“Scherzo, ma faccio anche un po’ sul serio.

Oggi per esempio, vuoi scommettere che c’hai una storia inedita da raccontarmi?”

venerdì 7 gennaio 2022

LAVORATORI?PRRRR!


 

Nella misura in cui una coppia di esseri umani normalmente costituita da lui (uomo) e da lei (donna), abbia come prima necessità quella di sopravvivere e come seconda quella di rimanere insieme, i due membri devono assoggettarsi a compromessi piuttosto pesanti, tra cui lavorare.

Lavorare in sé non sarebbe un così tragico dramma se: 1) il lavoro gli piacesse; 2) non si dovessero rispettare orari più o meno fissi; 3) non ci fossero attorno altre persone, i cosiddetti colleghi e superiori a rompere le scatole; 4) se i lavori non fossero sempre più costituiti da azioni e reazioni ripetute all’infinito (o almeno fino al momento del licenziamento.)