lunedì 6 aprile 2015

LETTERE DAGLI ANTIPODI

Sono stati giovani insieme, hanno gusti opposti, ma vivono da soli e passano abbastanza tempo al computer, navigando nel mare di opzioni dell’internet.
Conversano per e-mail e su Facebook, convergono su cose simili, in fondo, come antropologia e sociologia, politica ed economia.
Si chiedono cosa succederà del mondo, perché loro, come tutti, non hanno modo di saperlo e ne hanno anche un po’ paura.
Due francesi, già di una certa età, vivono uno in Brasile e l’altro in Australia.
Côsme vive a Curitiba, è stato sposato, divorziato, risposato e ora è vedovo da un bel po’ di anni.
Bastien abita a Brisbane da quasi vent’anni, è stato un donnaiolo, a suo tempo, ma di matrimoni nisba, figli nemmeno.


Da Côsme Pellettier a Bastien Barattini
Lunedì 3 marzo 2015 ore 12:00

È un po’ di tempo che non ci sentiamo, come va l’esistenza vecchio caprone di montagna?
Hai visto che rivoluzione in atto nella vecchia Europa?
Che tempo fa a Brisbane?
Per ora ti saluto
Il tuo lontano ex ma ancora attuale compagno
Côsme



Da Bastien Barattini a Côsme Pellettier
4 marzo 2015 ore 20:05

“È quasi un anno che non ci si sente,
è successo di tutto, o forse niente.”
A Brisbane tempo secco, dal Giurassico ad oggi, con qualche piccola pausa.
E a Curitiba?
Tuo acerrimo amico
ex compagno di lotte anche non studentesche
come la resistenza al mondo globalizzato
Bastien


Da Côsme Pellettier a Bastien Barattini
Lunedì 5 marzo 2015 ore 16:30

Illustre Bastien
a Curitiba siamo su un altopiano e a volte il tempo qua è strano anche per il Brasile; ora piove molto, per esempio, a volte è troppo secco.
Stavo dicendo, o stavo per dire, che cambiare parametro a volte è necessario, fa parte della nostra storia, anche se spesso si insiste per anni e anni negli stessi errori.
Abbiamo visto più volte che le idee nuove, tutte quelle che sovvertono gli ordini precedenti trovano una resistenza enorme, visto che gli uomini agiscono spesso per proprio tornaconto, andando dietro più al bias di conferma che alla razionalità, allo stesso intuito che pur non sempre funziona a dovere, al voler fare del bene a se stessi e agli altri.
Come al solito si ha più paura di perdere che voglia di vincere.
Nonostante tutto ciò ora in Europa c’è una rivoluzione che si muove più lentamente di quello che tanta gente vorrebbe, ma molto più velocemente di quello che altra gente teme.
Non mi dire che non ne hai avuto notizia...


continua nel libro 







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