domenica 18 novembre 2007

FILOSOFICA FILOSOFIA DI UN FILOSOFO




Mi chiamavano 'il diavolone', sia per il mio viso affilato e la barbetta a punta, sia per la mia statura notevole, ma anche per la mia personalità forte, la bestemmia agile e mitragliata, giacché mi facevo largo deciso, in ogni situazione, se necessario gridando i miei diritti.
Lavoravo alla radio come disk-jockey, oppure in discoteca, o portando i bambini a scuola con un minibus.
Guidavo come un pazzo e loro si divertivano, ma non ne è mai morto nessuno, nemmeno feriti o prigionieri.
Tutto questo prima.

mercoledì 7 novembre 2007

FRANCA SCOGNEO



"Come si può parlare di democrazia se il cittadino non ha nemmeno l'opportunità di sapere cosa succede attorno a lui, in provincia, nella regione, nella nazione, nel mondo?
L'informazione è il primo passo per un qualsiasi tipo di conseguente comportamento, se io non so cosa accade, la mia idea a proposito affonda in una palude di merda torbida, come spesso è la merda, marrone, non è per niente trasparente."