Zè era un buon giocatore, niente
di fenomenale per essere nato e cresciuto qua, ma ha giocato due volte nella seleção ed è stato uno dei primi
brasiliani a essere comprato da una squadra dell’Ucraina.
Può essere fiero di essere stato
utilizzato in tutti i ruoli che il calcio prevede, meno che il portiere.
Preferibilmente era attaccante, se
la scelta fosse stata sua, però gli allenatori lo vedevano meglio come
centrocampista avanzato, perché era altruista e i suoi passaggi erano precisi e
imprevedibili.
In una squadra però ci sono sempre
esigenze differenti e urgenti, per cui in diverse occasioni ha giocato in
difesa e sempre con buoni risultati, che vengono fuori non per caso, ma da una
conoscenza istintiva del calcio, per chi lo ha sempre praticato fin da piccolo
e magari in spazi angusti o sulla spiaggia, poi da una successiva grande
esperienza.
Ha giocato in Italia e in Spagna, in Germania e poi da allenatore ha cominciato in Brasile per poi viaggiare di nuovo per il mondo.