Un islandese di mezz’età,
professore d’inglese in Brasile, viene più volte invitato dai suoi
amici e collaboratori a scrivere un libro sulle sue tacite regole di
comportamento, che gli permettono di vivere in diagonale, cioè di
evitare gli ostacoli di tutti i giorni, di praticare la propria
routine in maniera alternativa. All’inizio scettico e restio, poi
cede e comincia a raccontare una storia per ciascuna regola, o anche
più regole per ogni storia. Ciò che ne viene fuori può risultare
anche controcorrente, ogni filosofia è difficile da applicarsi, ma
in fondo nella vita cosa c’è di facile?
domenica 26 maggio 2019
mercoledì 15 maggio 2019
RIFLESSIONI DIETRO ALLO SPECCHIO
Difficilmente il lunedì di Pasqua il cielo si mantiene sereno, di
solito quando la gente parte per il picnic si aspetta già di doverlo
fare sotto i ponti, o in qualche capannone abbandonato. Dipendendo
dalla clemenza del tempo atmosferico la gente di Mologno, nel giorno
del cosiddetto Merendino, giocava a bocce sul circuito squadrato
delle strade sassose, quelle con la fascia di erba nel mezzo, che
come angoli avevano le loro quattro case in mezzo ai campi, oltre il
passaggio a livello del treno, andando verso il fiume Serchio. Mi
ricordo di averne seguito un giorno gli sviluppi, ero bambino e la
gente non litigava ancora per stabilire se Barga faceva o meno parte
della Garfagnana. Chi non giocava portava il vino e la roba da
mangiare, era un divertimento, perché si facevano coloriti commenti
accompagnati dalle relative bestemmie e da bicchierotti di rosso, una
cosa alimentava l'altra e il gioco era più che altro un veicolo di
ghiaia. Le vecchie tradizioni ora si sono perse e, anche chiedendo
agli abitanti dei luoghi in questione, si ricordano appena di questa
cosa, secondo me invece d'importanza non indifferente.
Iscriviti a:
Post (Atom)