venerdì 10 novembre 2000

Calogero City

Avevamo preso un bella decappotabile d’epoca a nolo , marca sconosciuta, color bianco-sporco... e c’eravamo infilati senza meta per le strade, su per le colline.
La giornata era meravigliosa e tutto intorno pareva valere la pena.
Attraverso la Grecia, fino a quel momento, avevamo fatto una vacanza memorabile, cercavo di non pensare che entro due giorni sarei stato di nuovo al lavoro.
Lascia perdere!
Gina era una veneta allegra, conosciuta appena un mese prima delle ferie, mi aveva accompagnato brillantemente in quella escursione su e giù per la culla della civiltà occidentale.
Durante il resto dell’anno vivevamo a Londra, una città dove le infinite razze, prendendo esempio dallo snobismo inglese, si mantenevano alla dovuta distanza dalle altre: gli indiani stavano con gli indiani, gli italiani con gli italiani eccetera. A volte si mischiavano, ma, se potevano, preferivano di no.